La foresta "Spessa e viva"...

Ravenna: la Pineta di Dante Alighieri

Parlando di Romagna e di personaggi assai noti, viene d'obbligo ricordare l'Alighieri.
Quando Dante Alighieri giunse a Ravenna, ospite dei Da Polenta, sembra ormai accertato che non avesse ancora ultimato la stesura del Purgatorio.
Proprio a Ravenna è probabile abbia scritto il XXVIII canto della Divina Commedia, quello in cui si parla di una "divina foresta spessa e viva"

 E della "pineta in su 'lito di Chiassi" (PURG. XXVIII, 20). Da molti particolari si può dedurre che la selva incantevole del Paradiso terrestre, in cui Dante e Virgilio entrano nell'ultimo giorno del loro mistico viaggio, sia stata ispirata dall'antica pineta che a quel tempo si estendeva per molti chilometri a sud e a nord della città.
Testimonianze concordi fanno supporre che anche i canti successivi del Purgatorio siano stati scritti a Ravenna.

Ravenna, ha dedicato a Dante, una spiaggia collocata di fronte alla pineta di Classe. La pineta di Classe.
La spiaggia di Dante, parte dalla foce dei Fiumi Uniti e si estende fino alla foce del torrente Bevano, quella chiamata “Bassona” ed è stata suddivisa in diversi settori e può accogliere tutti i tipi di turisti, da chi preferisce il campeggio, alla famiglia che desidera affittare l’ombrellone e i lettini prendisole.
Alla foce dei Fiumi Uniti, c’è anche un’area riservata ai cani, poi c’è la zona dei Bagni attrezzata con gli ombrelloni e lettini prendisole tradizionali, c’è l’area del Campeggio, poi inizia la spiaggia dietro la pineta, per circa tre chilometri.
Questa parte di spiaggia denominata anche “Bassona”, è libera e non ci sono rendite per la pubblica amministrazione, non ci sono costruzioni, è una riserva naturale.

E noi, pellegrini nella selva oscura spesso andiamo pedalando senza fretta; come slow bike impone

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